This post is also available in:
Ti piace imparare il giapponese?
Indipendentemente da quanto tempo tu lo abbia studiato, ci sarà sicuramente qualcosa che trovi difficile, poiché alcune espressioni giapponesi possono essere molto ambigue e non facilmente traducibili nella tua lingua.
Tuttavia, dato che queste espressioni vengono usate molto spesso, sarebbe meglio che te le ricordassi e che ti abitui ad usarle.
Ecco quindi 10 espressioni che possono rendere la tua avventura in Giappone un’esperienza migliore!
1. Shitureshimasu
La traduzione letterale di questa espressione sarebbe “Chiedo scusa”. Ma il vero significato è ben diverso.
Questa espressione viene usato in diverse situazioni. Per esempio viene usata quando si entra in casa o in camera di qualcuno. In questo caso il significato si avvicina a “Con permesso”, ma in realtà non è un’espressione per chiedere il permesso a qualcuno ma semplicemente un’espressione che usi per dire che stai per entrare.
A: Douzo ohairi kudasai (Prego entra pure)
B: Shitsureshimasu (Sto entrando)
Puoi usare questa espressione anche quando esci dalla casa o stanza di qualcuno, ma in questo caso il significato diventa “Grazie” o “Arrivederci”. Si usa molto per concludere una telefonata, al posto di dire “Ciao”.
A: Mata denwa shimasu. (Alla prossima telefonata)
B: Arigatou gozaimasu. Shitsureshimasu. (“Grazie, ciao”)
2. Daijoubu (?)
In linea generale questa espressione significa “Sto bene” o “Tutto okay”.
E se alzi il tono di voce a fine parola diventa una domanda.
È un’espressione abbastanza colloquiale, quindi per essere più cortese aggiungi “desu” alla fine per un’affermazione, e “desuka” per fare una domanda.
A: Daijoubu desuka? Kaze desuka? (Stai bene? Hai preso freddo?)
B: Daijoubu desu. (Sto bene)
Questa espressione significa anche “Andrà tutto bene”.
A: Asu no shiken ga shinpai desu. (Sono preoccupato per l’esame di domani)
B: Shinpai shinaide. Daijoubu desu yo. (Non ti preoccupare. Andrà tutto bene.)
3. Ikagadesuka?
In generale “Ikagadesuka” significa “Perché non…?” e si può utilizzare per proporre qualcosa.
A: Kono kutsu wa ikagadesuka? (How about these shoes?)
B: Suteki dato omoimasu. (Sono carine secondo me.)
Puoi usare questa espressione anche quando vuoi offrire qualcosa, per esempio quando vuoi offrire da bere o da mangiare ai tuoi amici.
A: Ocha wa ikagadesuka? (Vorresti una tazza di tè?)
B: Hai, itadakimasu. (Si per favore, grazie.)
4. Ikagadeshitaka?
Questa è praticamente la forma al passato di “Ikagadesuka?”, ma il significato è diverso dalla forma al presente.
Questa viene usata quando vuoi chiedere a qualcuno se gli è piaciuto fare qualcosa che hanno appena fatto, per esempio qualcosa che hanno mangiato o una festa a cui sono stati.
A: Syuumatsu wa ikagadeshitaka? (Com’è andato il weekend?)
B: Yokatta desu. (È andato benissimo.)
Viene anche utilizzata per chiedere se il cibo andava bene quando cucini qualcosa per qualcuno.
A; Shokuji wa ikagadeshitaka? (Com’era il cibo?)
B; Oishikatta desu. (Era delizioso.)
5. Gambatte
I giapponesi usano moltissimo questa espressione e in diverse situazioni. Il significato è un po’ ambiguo ma sostanzialmente viene usata per incoraggiare e significa “In bocca al lupo”, “Metticela tutta”, “Continua così” o “Non mollare”.
A: Asu eigono shiken wo ukemasu. (Ho un esame di inglese domani.)
B: Gambatte! (In bocca al lupo, metticela tutta!)
A: Atarashii shigoto ga mitsukarimashita. (Ho un nuovo lavoro.)
B: Gambatte! (Buona fortuna!).
A: Benkyo ga taihen desu. (È davvero dura studiare.)
B: Gambatte. (Non mollare.)
6. Ma-ma- desu
Questa espressione è anche molto ambigua e i giapponesi la usano molto spesso. Praticamente significa “né bene, né male” o “così così”.
A: Genki desuka? (Come stai?)
B: Ma-ma- desu (Così così.)
Puoi usare questa espressione quando vuoi evitare di dire direttamente a qualcuno se qualcosa va bene o male.
A: Shigoto no susumi guai wa doudesuka? (Come va con il lavoro?)
B: Ma-ma- desu. (Così così.)
7. Otsukaresama
Questa la si sente in moltissime situazioni e se tradotta letteralmente significa “Immagino tu sia stanco”. Viene tuttavia usata solitamente per salutare i colleghi dopo una giornata di lavoro e per ringraziare del lavoro svolto.
A: Kaerimasu. Otukaresama deshita. (Vado a casa adesso. A domani.)
B: Otsukaresama. (Ciao, a domani.)
Viene anche usata torna a casa da lavoro o da scuola. In questo caso il significato diventa “Immagino tu sia stanco”.
A: Tadaima. (Eccomi, sono tornato.)
B: Okaeri. Otsukaresama. (Bentornato. Immagino tu sia stanco.)
8. Sugoi / Sugoku
Queste due parole sono simili, però “Sugoi” è un avverbio e vuol dire “Bellissimo” o “Grandioso”. Invece “Sugoku” è un aggettivo e significa “molto”.
A: Kono kashu no koto do omoimasuka? (Cosa ne pensi di questo cantante?)
B: Kare wa sugoi to omoimasu. (Secondo me è grandioso.)
A: Kono eiga wa doudeshitaka? (Com’era il film?)
B: Sugoku yokattadesu. (Era davvero molto bello.)
9. Sumimasen
Questo praticamente vuol dire “Scusa” e viene spesso usato invece di “Gomennsai”, che vuol dire “mi dispiace”.
A: Sumimasen. Sore wo totte moraemasuka? (Scusa, puoi passarmi quello lì?)
B: Hai douzo. (Ecco qua.)
A; Sumimasen. Sore wa watashi ga geinn desu. (Scusami, colpa mia.)
B: Kinishinaide kudasai. (Non preoccuparti.)
10. Omedetou!
“Congratulazioni!” è la traduzione adatta in molte delle situazioni in cui quest’espressione viene usata, anche si può usare per fare gli auguri di compleanno.
A: Shiken ni goukaku shimashita! (Ho passato l’esame!)
B: Sorewa sugoi! Omedetou! (Grande! Complimenti!)
A: Otanjoubi Omedetou! (Tanti auguri!)
B: Arigatou! (Grazie!)
Ecco quindi alcune espressioni che possono tornarti molto utili e che sentirai spesso. Una volta che ti abitui ad usarle in Giappone vedrai che imparare il giapponese diventa divertente.
Divertiti a parlare il giapponese!
superokami / Japan